42 – STRUMENTI DELL’ORCHESTRA

Comincia “LA MUSICA”

La sezione MUSICA si apre in quattro quarti, con un delicato preludio di quattro versi: un accordo di quattro voci, per quattro strumenti. Introduce a componimenti di tema più ampio rispetto alla caccia serrata che caratterizza la vicenda del LIBRETTO. L’operetta a brani – come la definisce l’alter-ego pseudo-arcadico Aleso Leucasio nell’introduzione al lettore – si è rivelata tutt’altro che soave… Ma a tratti si finge tale. Qui ad esempio, in questa delicata overture. Eppure essa racchiude tutto. Vogliamo ascoltarla con più attenzione?

Quattro versi come quattro voci di un accordo, quattro movimenti. Lenti e quasi statici i primi due, entrambi chiusi dal punto. Si parte dalla quarta della tonica (chi conosce la musica si accorge ben presto che Caproni non le sparava certo a caso!). Prima i bassi: violoncello e tuba.

“La quarta di un violoncello. / Quasi in eco una tuba.”

Poi ci si alza: …si alza la tonalità, si alza il timbro (ecco un flauto: …ancora quello magico di Mozart che incontrammo nel libretto?); …si alza lo sguardo: agli alberi, ai voli. Tutto in un solo verso, il terzo:

“Fra gli alberi un flauto uccello”

Speculando musicalmente ci si immagina un intervallo di terza maggiore. Ma torniamo al testo, che ci sorprende proprio sull’orlo dell’enjambement (…wiki?) dove si balza con un colpo di timpano (…oppure uno sparo?) da Mozart a Stravinskij (alla sinfonia “L’uccello di fuoco”). Dal Settecento al Novecento. Quel timpano fa fuoco: …esattamente come, all’inizio del libretto, “un colpo fredda il direttore”.

“Fra gli alberi un flauto uccello
di fuoco, che un timpano alza in fuga.”

Quel timpano dà il La alla fuga: in termini musicali (…wiki?) la fuga è una tecnica di composizione che parte da un’idea tematica e ne ricerca tutte le possibilità espressive. E con questo semplice dato si è esattamente illustrato il ruolo della sezione titolata LA MUSICA rispetto alla sezione titolata IL LIBRETTO ne “Il Conte di Kevenhüller” di Giorgio Caproni.

Le poesie saranno d’ora in avanti slegate dal tema della caccia ma ne riprenderanno alcune immagini e temi già incontrati o evocati nel libretto, approfondendone le variazioni. Come è dichiarato perfettamente (magistralmente) in questo movimento o miniatura musicale di quattro versi.

  1. Pingback: Due note fuori tempo. | Il Conte di Kevenhüller

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